COME PIANIFICARE IL GIOCO DI UNA BUCA

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caddy Il campo di gioco, abbiamo appreso, è realizzato in modo tale da mettere costantemente alla prova l'abilità del giocatore, sia sotto l'aspetto tecnico che psicologico. Ogni buca presenta degli ostacoli e delle naturali difficoltà, starà al giocatore capire quale strategia utilizzare per evitarli. A questo proposito giova illustrare, sull'esempio dei giocatori professionisti, i vantaggi connessi alla pianificazione del proprio gioco, circoscrivendo i rischi in modo da ridurre gli errori.

Da una attenta organizzazione del gioco, infatti, discendono due benefici immediatamente apprezzabili. Dapprima, nella fase di preparazione, l'errore, proprio in quanto previsto nell'esame dei rischi, sarà temuto meno, e non incrinerà la fiducia nel colpo. A posteriori poi, ad errore compiuto -eventualità che non può, né si deve rimuovere dalle previsioni- l'aver predisposto con anticipo il gioco di recupero, preserverà il giocatore da certi slanci scriteriati, in cui l'impulso di riscattare lo sbaglio precedente prevale sulla necessità di risolverlo, innescando talvolta un susseguirsi di errori.

Ed è appunto sulla base di una minuziosa preparazione del giro di gara che sono costruiti gli score dei migliori giocatori di torneo. Attraverso questa pianificazione, e senza mai rimuovere le previsioni più sfavorevoli, vengono calibrate tanto le strategie per eludere gli ostacoli, quanto quelle di recupero, in caso di errore.

Perché pianificare la buca prima di giocarla

Per comprendere meglio in che modo impostare la strategia di una buca, analizziamo qualche statistica interessante:

I giocatori del tour hanno una media di 3,6 birdie per giro, mentre un 20 di hcp solo 0,3. Ma un tour player ha una media score che va dai 25 ai 30 colpi in meno a giro rispetto a un 20 di hcp, ma hanno solo 3,3 di media di birdie in più. Solo 3.3 dei 30 colpi di differenza viene dai birdie.

Questa statistica è interessante e ci suggerisce una riflessione: il miglior obiettivo per un giocatore di medio alto hcp dovrebbe essere quello di evitare i tripli bogey o peggio. Questo gli assicurerebbe degli score molto positivi.

Un giocatore con hcp 20, ad esempio, dovrebbe porre particolare attenzione alle 4-5 buche più difficili del campo, soprattutto quelle che hanno un tee shot difficile, con fuori limite o acqua ai lati. La strategia giusta potrebbe essere quella di giocare la buca evitando gli ostacoli principali (magari lasciando il driver in sacca) e affrontando la buca già in partenza per fare un sicuro bogey.

Questo perché sono alte statisticamente le probabilità di scrivere qualche triplo bogey in queste buche difficili

Un'altra accortezza dovrebbe essere quella di evitare gli ostacoli più a rischio in base alla propria tendenza di errore, per esempio i fuori limite a destra per chi ha la tendenza a fare slice (per i destri).

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Prendiamo spunto dai pro

ferri golf Una delle caratteristiche dei giocatori professionisti è la loro attenzione nella preparazione della gara e la programmazione della strategia di gioco. I giorni che precedono la gara effettuano dei giri di ricognizione sul percorso e, con l'aiuto del proprio caddy, annotano tutte le informazioni possibili sul campo e gli ostacoli.

In un apposito taccuino, con le mappe delle buche disegnate, prendono i riferimenti per le distanze, si annotano le pendenze dei green e le possibili variabili di gioco. Non c'è spazio all'improvvisazione: il giorno prima della gara sanno già quale bastone utilizzare per il tee shot di partenza di ciascuna buca, anche in presenza di vento, e quali ostacoli devono assolutamente evitare per non finire nei guai. 

La costruzione di una pianificazione logica del gioco in gara è alla base di ogni risultato eccellente. 

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