In questo articolo desideriamo esporre alcune considerazioni circa l'attitudine mentale in funzione della formula di gioco.
Indubbiamente, fra i molteplici contesti in cui il golf mette alla prova i suoi appassionati, la formula match play costituisce il più impegnativo sul piano mentale.
In un match play, infatti, la concentrazione del giocatore tende a dividersi su “due fronti sovrapposti”: il campo e l'avversario.
Questa circostanza, in assenza di riferimenti saldi ai quali assicurare l'emotività, può far degenerare la soglia ordinaria di ansia da competizione in senso d'inadeguatezza, o peggio in soggezione dell'avversario. Questo predispone il giocatore a subire la personalità del concorrente ed amplifica le conseguenze emotive di ogni eventuale svantaggio, tanto nel punteggio, quanto nella tecnica.
Facendo salve tutte le specificità che si richiedono per un sostegno corretto, l'atteggiamento migliore per affrontare questi stati emotivi consiste, nella maggior parte dei casi, nell'immaginare con distacco, almeno nelle prime fasi, il gioco del vostro avversario, rimuovendo ogni aspettativa negli errori che potrà compiere, e considerando il suo gioco insuscettibile di sviluppi, alla stessa stregua del campo, con cui ci si confronta nella consapevolezza di mantenere comunque l'iniziativa.
Molti giocatori osservano i colpi del proprio avversario sperando in un loro errore, questo comporta un inevitabile contraccolpo psicologico ad ogni colpo ben riuscito da parte sua.
Date il vostro avversario per infallibile nei putt decisivi, e non aspettatevi alcun errore-omaggio dai suoi colpi al green. Piuttosto siate indifferenti di fronte al suo gioco, e per quanto vi riguarda concentratevi solo sull'anticipazione mentale del vostro colpo.
Chiudete gli occhi, immaginate la pallina alzarsi, volare, giungere in una buona posizione. Riaprite gli occhi e attuate "l'anticipo" appena provato, sarà sicuramente più facile imprimere alla pallina la traiettoria immaginata.
sicuramente una impresa titanica, ma provare con convinzione che "tutto è possibile" sicuramente aiuta moltissimo. Oggi a pratica, comincerò farò pratica anche con la mente. Grazie
osservazioni inecccepibili, ma liberare il cervello dai bachi che vi si annidano è una impresa titanica