5 OBIETTIVI PER MIGLIORARE LO SWING

L'allenamento è fondamentale per migliorare il gioco, ma occorre pianificare le sedute, ecco come fare

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Viviamo in un mondo dove tutto è veloce, tutto si consuma voracemente, abbiamo fretta di tutto, anche di imparare. Mi capita spesso che un allievo, alla lezione successiva, non ricordi le mie indicazioni della lezione precedente, o addirittura le abbia "sostituite" con nuove informazioni, suggerimenti presi da altri maestri, o da internet. Siamo portati a vivere l'apprendimento non come un percorso logico ma come esperienze diverse, un marasma di tentativi disperati, di sperimentazioni senza senso. Il golf è impietoso: in questo modo i risultati non arriveranno.

In questo scenario è importante stabilire un percorso di miglioramento con obiettivi precisi, e per farlo è importante iniziare da alcune riflessioni.

Il miglioramento nasce dal percorso, non dal fix

Il primo step per creare un percorso di miglioramento vincente, è appunto quello di comprendere che è il percorso che ci porta ad un reale e significativo miglioramento del nostro gioco. Cambiare maestro ogni mese e sperimentare diverse soluzioni ogni settimana senza obiettivi precisi non è il sistema giusto, ci illude di trovare "il segreto" oggi, ma in definitiva il nostro gioco rimane tal quale, ma il tempo passa.

Per iniziare, stabiliamo quali siano gli aspetti tecnici che vogliamo migliorare, e spostiamo l'attenzione su questi, stabilendo uno spazio temporale adeguato per fare nostre le modifiche.

Analizziamo i dati statistici

Il secondo e principale punto di partenza, è una analisi oggettiva delle prestazioni in campo, e in gara. Per fare questo, è indispensabile l'analisi delle statistiche di gioco, per chi ha l'abitudine di tenerle. Ai miei allievi metto a disposizione una scheda per tenere traccia delle statistiche di ciascun giro di gara. E' un file molto semplice da compilare, nel quale vengono annotate le cose più importanti, come i green in regulation, i fairway in regulation, il numero di put, il numero di approcci e putt e salvataggi dal bunker, oltre ovviamente al risultato ottenuto in ciascuna buca.

Chiaramente, ai miei allievi più esperti faccio compilare delle statistiche molto più accurate, dove si riportano anche i ferri utilizzati, la distanza e pendenza di ogni put, le condizioni meteo ecc. Tuttavia, non è importante che diventiate dei fissati delle statistiche di gioco, ma è certamente fondamentale avere almeno i dati principali. Senza i quali, iniziare un percorso di allenamento e miglioramento ottimizzato è realmente impossibile. 

Fatevi le domande giuste

Prima di iniziare un percorso di lezioni con il vostro maestro dovete aver analizzato il vostro gioco con lui, successivamente dovete farvi alcune domande:

  • Qual'è il settore del gioco dove sono più forte?
  • Quale è il colpo nel quale perdo più colpi in gara?
  • Quante ore di allenamento posso dedicare a settimana?
  • Quante lezioni posso programmare con il mio maestro?
  • Quante e quali correzioni vogliamo fare?
  • Quale è la principale correzione, e quali sono le tre secondarie?
  • Quanto tempo richiedono queste correzioni?
  • Cosa posso fare fisicamente per velocizzare l'apprendimento?
  • Quali sono i miei obiettivi di miglioramento tecnico?
  • Quali sono i miei obiettivi di abbassamento degli score?

Rispondere a queste 10 domande vi metterà nella condizione di stabilire degli obiettivi realmente raggiungibili, insieme al vostro maestro, il quale è l'unico che può dirvi sotto l'aspetto tecnico cosa fare. 

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Non fate diagnosi sul tappetino

Uno degli errori che si commette più spesso, è quello di credere che migliorare lo swing significhi migliorare il proprio gioco. La correzione tecnica specifica, il drill, l'esercizio da ripetere sul tappetino deve essere stabilito solo successivamente alla analisi delle statistiche di gara e alla pianificazione del programma di allenamento.

La prima lezione, quella di impostazione del programma e degli obiettivi, non dovrebbe consistere nella analisi tecnica dello swing, ma nella analisi generale del gioco, per individuare i colpi o settori del gioco da migliorare per abbassare gli score.

Le lezioni non sono spettacoli teatrali

Per quanto io ritenga che le lezioni debbano essere divertenti e coinvolgenti, questo non significa necessariamente che ogni lezione debba avere un "tema" diverso. Se avete individuato una correzione e degli esercizi da ripetere, la vostra pratica dovrà essere focalizzata su quegli esercizi, e su nient'altro. A volte l'esercizio può essere noioso, ma se è quello che vi serve, fatelo!

Infine, mi piace ricordare le parole di Tiger Woods in una intervista dove spiegava alcuni cambiamnenti al suo gioco: "...quando pianifico delle modifiche al mio gioco, non sono mai più di due cose contemporaneamente, perché so che mi occorrono circa due anni prima di averle metabolizzate e essere in grado di metterle in pratica durante una vera gara..."

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